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Credito di imposta Canone RAI 2021
per strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico
Il decreto "Sostegni" (articolo 6, comma 5, del DI n. 41/2021), ha disposto che:"Per l'anno 2021,le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, compresele attività similari svolte da enti del Terzo settore, sono esonerate dal versamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni di cui al regio decreto-legge 21 febbraio1938, n.246,convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880".
Il successivo comma 6 del citato articolo 6 prevede, tra l'altro, il riconoscimento di un credito d'imposta pari al 100 per cento dell'eventuale versamento del canone di cui al comma 5 intervenuto antecedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto.
L'Agenzia delle entrate, con risoluzione n. 6 del 25 gennaio 2022, istituisce il codice tributo "6958" per consentire a coloro che hanno effettuato il versamento del canone speciale entro e non oltre il 22 marzo 2021 (prima cioè dell'entrata in vigore della norma) di recuperare la somma in compensazione, tramite modello F24.
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BANDO MISE 2022
FONDO IMPRESA DONNA
Sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali
prevalentemente a partecipazione femminile.
Approfitta subito dell’opportunità offerta dal Ministero dello Sviluppo Economico che ti permette
di finanziare fino al 90% il tuo progetto!
A CHI È RIVOLTO
L'incentivo è rivolto a:
- Donne che vogliono avviare una nuova attività.
- Imprese femminili esistenti da meno di 12 mesi.
- Imprese femminili esistenti da oltre 12 mesi e fino a 36 mesi.
- Imprese femminili esistenti da oltre 36 mesi.
Rientrano in questa categorie i soggetti a prevalente partecipazione femminile:
- Lavoratrice autonoma.
- Impresa individuale la cui titolare è una donna.
- Società cooperativa e società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% della compagine sociale.
- Società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.
LE AGEVOLAZIONI
Il Fondo Impresa Donna prevede formule di incentivi diversi in base alla data di costituzione dell’azienda.
Start-up e imprese femminili esistenti da meno di 12 mesi
- PROGETTI FINO A €100.000 Contributo a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili e di importo massimo pari a €50.000.
- PROGETTI DA €100.000 A €250.000 Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili
Imprese femminili esistenti da oltre 12 mesi e fino a 36 mesiI progetti possono arrivare fino €400.000 con agevolazione pari all'80% composta da:
- 50% Contributo a fondo perduto
- 50% finanziamento a tasso zero da restituire in 8 anni dopo 12 mesi di preammortamento
Imprese femminili costituite da oltre 36 mesiI progetti possono arrivare fino a €400.000 con agevolazione pari all'80% composta da:
- 50% Contributo a fondo perduto
- 50% finanziamento a tasso zero da restituire in 8 anni dopo 12 mesi di preammortamento
- + contributo a fondo perduto per le spese di gestione (max 25% calcolate come media delle spese degli ultimi 3 esercizi)
NB: per tutte e tre le tipologie è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto pari a €5000 per servizi di assistenza tecnico-gestionale!
SPESE AMMISSIBILI
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- Personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato.
- Esigenze di capitale circolante nel limite del 20 per cento (25% nel caso di imprese con oltre 36 mesi di attività).
- Servizi in cloud.
- Immobilizzazioni materiali nuove di fabbrica.
- Immobilizzazioni immateriali.
COSA FINANZIA
I settori ammessi al bando
- Industria
- Artigianato
- Trasformazione dei prodotti agricoli
- Fornitura di servizi
- Commercio
- Turismo
COME PARTECIPARE
Bisogna avere lo SPID, PEC e FIRMA DIGITALE
Protocollata la domanda, Invitalia avvierà l'istruttoria che durerà 60 giorni, durante i quali dovrai sostenere un colloquio con l'Ente valutatore.
Ottenuta la delibera dovrai costituire la ditta o la società (se non esiste già) e avviare la rendicontazione.
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Resto al Sud è la misura agevolativa statale dedicata alla nascita e alla crescita delle imprese del Mezzogiorno. Nel corso degli anni si è avuto un profondo restyling che ne ha modificato il perimetro di azione ed aumentato la componente a fondo perduto. Di seguito si fornisce la sintesi della misura, aggiornata alla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020).
Requisiti dei soggetti beneficiari
- Età compresa tra 18 e 55 anni;
- residente in una delle Regioni del Mezzogiorno;
- non essere titolare di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
- non aver ricevuto negli ultimi tre anni altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità;
- in caso di approvazione non bisogna essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento (8 anni);
- non essere titolare di partiva iva movimentata nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (solo per i liberi professionisti). Si specifica che è considerata analoga una attività con codice ATECO identico fino alla terza cifra. Esempio: 69.20.11 con 69.20.14
Settori ammessi
- Attività nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- turismo;
- attività libero professionali (attività ricomprese nella sezione M dei codici ATECO).
Settori esclusi
- Attività agricole;
- Commercio.
Entità e forme dell’aiuto
Per le iniziative svolte in forma individuale, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
In caso di società, è possibile richiedere fino a Euro 50.000,00 per ogni soggetto beneficiario per un massimo di Euro 200.000,00 nel caso di una società con 4 soggetti beneficiari.
Il contributo prevede 3 tipi di agevolazione:
- 50% a fondo perduto;
- 50% finanziamento a tasso zero (contributo in c/interessi) aventi le seguenti caratteristiche: pre-ammortamento di 24 mesi e restituzione nei restanti 6 anni a rate semestrali;
- Garanzia pubblica fino all’80% del finanziamento bancario.
Quindi fatto 60.000 € l’investimento complessivo, 30.000 € saranno a fondo perduto e 30.000 € a finanziamento a tasso zero.
Il finanziamento copre il 100% dell’investimento e quindi il progetto non deve avere un importo superiore all’agevolazione concedibile.
Esempio
Importo concedibile € 60.000
Progetto di investimento € 62.000
L’investimento NON è ammissibile.
Soci che non hanno i requisiti
Possono far parte della compagine sociale anche soggetti non in possesso dei requisiti sopra esposti, a patto che
- non siano numericamente superiori a 1/3 della compagine, indipendentemente dalle quote societarie possedute;
- non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti con i requisiti.
Di seguito una simulazione:
Forme giuridiche ammesse
- Imprese individuali, società di persone, società di capitali (comprese le unipersonali), società cooperative;
- Per i professionisti: partita iva individuale, società tra professionisti (STP).
Cosa è possibile acquistare e realizzare
- Opere edili per interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria per un massimo del 30% del programma di spesa;
- Macchinari, impianti e attrezzature;
- Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione, inclusi siti internet;
- Spese relative al capitale circolante nel limite del 20% del programma di spesa: materie prime, materiali di consumo, semi-lavorati e prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, costi per garanzie assicurative.
Le spese ammissibili sono quelle sostenute dopo la presentazione della domanda telematica e dopo l’avvenuta costituzione del soggetto richiedente (ditta individuale o società).
Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di beni usati.
Tempistiche di realizzazione degli investimenti
L’investimento dovrà essere ultimato entro 24 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione.
Modalità di erogazione delle agevolazioni
- Il finanziamento bancario sarà erogato dalla banca subito dopo la stipulazione del contratto con Invitalia e saranno subito disponibili per dare avvio al progetto di investimento;
- La componente a fondo perduto potrà essere erogata in due modalità differenti:
1. In un'unica soluzione A SALDO;
2. Mediante presentazione di 2 SAL (stato avanzamento lavori), il primo dei quali potrà essere presentato anche con fatture non quietanzate (non pagate).
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Il Ministero dello Sviluppo economico sostiene giovani e donne che vogliono avviare nuove imprese su tutto il territorio nazionale, attraverso finanziamenti agevolati a tasso zero.
E’ quanto prevede la circolare dell'8 aprile 2021pubblicata dal MISE che stabilisce i termini per l’avvio della presentazione delle domande a partire dal prossimo 19 maggio 2021.
Potranno fare richiesta per l’incentivo le micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in cui la compagine societaria sia composta, prevalentemente, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne. L’agevolazione potrà, inoltre, essere richiesta anche dalle nuove imprese in corso di costituzione.
I programmi di investimento delle nuove imprese, per le quali sarà possibile ottenere l’agevolazione, riguardano la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese, commercio e turismo.
Cosa finanzia
Sono ammissibili le iniziative, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all'innovazione sociale;
- commercio di beni e servizi;
- turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché' le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l'accoglienza.
I programmi di investimento proposti dalle imprese costituite da non più di 36 mesi possono prevedere spese ammissibili non superiori a euro 1.500.000; nell’ambito del predetto massimale può rientrare, altresì, un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (da giustificare nel piano di impresa e utilizzabile ai fini del pagamento di materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e godimento di beni di terzi), nel limite del 20% delle spese di investimento.
Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a euro 3.000.000.
I programmi dovranno essere realizzati entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Agevolazioni
Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.
Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.
Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.
In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.
Al fine di fornire un ulteriore sostegno alle imprese di più recente costituzione la misura prevede inoltre l’offerta di servizi di tutoraggio.
Modalità di erogazione
Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) in non più di 5 quote, comprensive dell’ultima a saldo. Al fine di favorire maggiormente la sostenibilità finanziaria dei programmi di investimento, l’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, purché nei limiti del 20% per cento delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per cento per i SAL successivi al primo. Resta fermo che per ogni quota diversa dalla prima l’impresa è tenuta alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente.
In alternativa alle modalità di erogazione sopra indicate, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate purché vincolate ad un contratto di conto corrente di cui alla convenzione già stipulata tra il Ministero, il Soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi celeri.
È, inoltre, prevista la possibilità per l’impresa di richiedere, previa presentazione di fideiussione bancaria, l’erogazione di una prima quota di agevolazione, non superiore al 40 per cento dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione.
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Credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno: agevolazioni fiscali al 45%
La L. 28 dicembre 2015 n. 2018 (legge di bilancio 2016), ha istituito a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
La Legge di Bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020 n. 178) ha prorogato questa misura agevolativa fino al 31/12/2022.
Investimenti ammissibili
Sono ammissibili gli acquisti di beni strumentali nuovi facenti parte di un progetto di investimento iniziale ossia un investimento relativo:
* alla creazione di un nuovo stabilimento;
* all'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
* alla diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
* ad un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
Per beni strumentali nuovi devono intendersi le seguenti categorie:
* Impianti e macchinari (Voce di Bilancio B.II.2);
* Attrezzature industriali e commerciali (Voce di Bilancio B.II.3).
È altresì possibile richiedere oggi, quindi “prenotare”, un credito d’imposta su dei progetti che saranno realizzati entro il 31/12/2022.
Non sono ammessi investimenti di mera sostituzione.
Agevolazione
Con il D.L. 29 dicembre 2016, n. 243, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18 l’intensità di aiuto è stata portata al limite massimo consentito dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020:
* Micro e Piccole Imprese: 45%;
* Medie Imprese: 35%;
* Grandi Imprese: 25%.
L’importo su cui calcolare l’agevolazione è costituito dal costo sostenuto per l’acquisto dei beni al netto dell’i.v.a.
Esempio
Impianti: € 5.000
Macchinari: € 15.000
Totale investimento: € 20.000
Credito d’imposta: 45%*20.000 = € 9.000
Modalità di utilizzo del credito
Il credito d’imposta è utilizzabile solo in compensazione presentando il modello di pagamento F24 esclusivamente tramite il servizio telematico Entratel o Fisconline. La compensazione del credito può essere esercitata a partire dal 5° giorno successivo alla data di rilascio attestante la fruibilità del credito e comunque per un importo riferito ad investimenti già realizzati al momento della compensazione (credito già maturato).
L’ammontare del credito utilizzato in compensazione, anche in più soluzioni, non può eccedere l’importo risultante dalla ricevuta dell’Agenzia delle Entrate, pena lo scarto del modello F24.
Il credito di imposta in esame può essere fruito annualmente senza alcun limite quantitativo e, pertanto, per importi anche superiori al limite di 250.000 euro applicabile ai crediti di imposta agevolativi.
Rilevanza fiscale
Il credito d’imposta in questione è da considerarsi rilevante ai fini IRPEF, IRES ed IRAP.
Modalità di richiesta
Le istanze vanno inviate all’Agenzia delle Entrate mediante un software appositamente messo a disposizione dall’Agenzia.
Successivamente all’inoltro bisognerà attendere la ricevuta di accettazione del credito che ne attesta la fruibilità.
Alla data di invio dell’istanza, l’impresa deve essere in possesso di un documento di regolarità contributiva in corso di validità che attesti l’adempimento dei propri obblighi legislativi e contrattuali.
Cumulabilità
Il credito d’imposta mezzogiorno è cumulabile con l’ultima versione dei crediti d’imposta previsti dall’art. 1 commi 1051 a 1063 della Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020).
Il riferimento è al credito d’imposta per investimenti ordinari ed il credito d’imposta 4.0.