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FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO DEL 2024

 

-           RESTO AL SUD 2024

Resto al Sud è un programma di finanziamento e sovvenzione riservato alla creazione di attività imprenditoriale nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, il bando introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91 sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e professionali . Il bando offre un mix di finanziamento a fondo perduto e a tasso zero per aiutare i giovani imprenditori ad avviare e far crescere la loro attività. In particolare, il finanziamento a fondo perduto copre il 50% dei costi ammissibili del progetto, mentre il finanziamento a tasso zero copre il restante 50% ciò vuol dire che gli interessi sono interamente a carico di Invitalia. A partire dal 2021, il bando ha esteso la platea di beneficiari fino agli under 56 e comprende anche le isole marittime e le isole lagunari e lacustri di tutta Italia.

Quali sono i requisiti per Resto al Sud 2024

I requisiti per accedere al finanziamento previsto dal bando Resto al Sud sono i seguenti:

-           Età compresa tra i 18 e i 55 anni: il bando è rivolto a giovani imprenditori, per incoraggiare la creazione di nuove attività e la crescita economica del Mezzogiorno e nel Centro Italia.

-           Sede operativa dell’attività imprenditoriale nelle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: per beneficiare del bando, l’attività deve essere situata in una delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).

-           Attività imprenditoriale nuova e non esistente: l’attività deve essere nuova e non già esistente

-           Soggetti proponenti senza debiti pregressi con la pubblica amministrazione: per accedere al finanziamento, non bisogna avere debiti pregressi con la pubblica amministrazione, in modo da garantire che il supporto sia destinato a imprese sane e in grado di gestire il finanziamento.

Per accedere al finanziamento di Resto al Sud è importante verificare di soddisfare i requisiti sopra elencati, e seguire le istruzioni per la presentazione della domanda, che richiede informazioni dettagliate sull’attività, i progetti e il business plan.

Quali attività si possono aprire con Resto al Sud 2024

Con il finanziamento Resto al Sud, puoi aprire molteplici attività imprenditoriali:

  1. Attività turistiche, come bed and breakfast, agriturismi, ristoranti, bar e negozi di souvenir.
  2. Produzione e vendita di prodotti alimentari locali, come vino, olio d’oliva, formaggi e salumi.
  3. Servizi di assistenza sanitaria, come cliniche odontoiatriche, fisioterapiste o case di cura per anziani.
  4. Attività di servizi alle imprese, come consulenze, formazione professionale, marketing e pubbliche relazioni.
  5. Attività nel settore della tecnologia e dell’innovazione, come sviluppo di software, applicazioni mobili, startup tecnologiche e servizi di web design.

Tuttavia, ci sono molte altre ipotesi in base anche alle tue passioni, competenze e  mercato locale, è comunque importante fare una ricerca di mercato accurata e pianificare attentamente il tuo business plan per massimizzare le possibilità di successo.

Puoi considerare l’avvio di attività di artigianato locale, come produzione di ceramica, tessitura, lavorazione del legno, o altri mestieri tradizionali della tua zona. Queste attività possono avere un forte legame con la cultura e la tradizione del territorio, il che potrebbe essere un punto di forza per attirare clienti e turisti. Puoi avviare attività nel settore dell’energia rinnovabile, come produzione di pannelli solari o turbine eoliche, poiché le regioni meridionali dell’Italia hanno un grande potenziale per queste fonti di energia. Ci sono anche opportunità nel settore agricolo, come la produzione di prodotti biologici, il commercio di prodotti agricoli, l’apicoltura e la coltivazione di piante aromatiche e medicinali. In ogni caso, è importante considerare le esigenze del mercato locale, la concorrenza, il potenziale di guadagno e la sostenibilità a lungo termine del tuo business. Inoltre, il finanziamento Resto al Sud prevede anche il supporto di un tutor e di un coach aziendale, che possono aiutarti a sviluppare il tuo piano di business e a identificare le migliori strategie per far crescere la tua attività.

Puoi aprire un’attività di produzione o vendita di prodotti artigianali, come ceramiche, tessuti, gioielli o prodotti in pelle. Questi prodotti possono avere un forte legame con la tradizione e la cultura locale, e possono attrarre turisti e appassionati di artigianato da tutto il mondo. Altre attività da considerare potrebbero includere servizi di assistenza domiciliare per anziani, servizi di pulizia professionale, sviluppo di applicazioni mobili, servizi di consulenza finanziaria, e-commerce, e così via. E’ importante fare attenzione a non scegliere un’attività già fortemente saturata nel mercato locale, e invece identificare un’opportunità unica e differenziata che possa distinguerti dai concorrenti.

Cosa si può finanziare con Resto al Sud

Il bando Resto al Sud finanzia progetti imprenditoriali nei settori dell’innovazione, della green economy, della cultura e del turismo, dell’agricoltura e della pesca, dell’industria e dei servizi. Ecco alcuni esempi di ciò che si può finanziare con il bando:

-           Avvio di un’impresa innovativa

-           Espansione di un’impresa esistente

-           Creazione di nuovi posti di lavoro

-           Sviluppo di prodotti e servizi innovativi

-           Investimenti in attrezzature e tecnologie avanzate

-           Promozione della cultura e del turismo

Non possono accedere a Resto al Sud coloro che non soddisfano i requisiti previsti dal bando, ovvero:

-           Cittadini italiani o stranieri non residenti in Italia

-           Persone di età inferiore a 18 anni o superiore a 56 anni

-           Persone che non hanno un titolo di studio di almeno diploma di scuola media superiore

-           Persone che sono già titolari di una partita IVA

-           Persone che non presentano un progetto imprenditoriale sostenibile e innovativo che preveda l’insediamento nel territorio del Sud Italia.

 

-           SMART&START ITALIA 2024

Il finanziamento Smart & Start Italia 2024 di Invitalia nasce per supportare la nascita e lo sviluppo di nuove start up innovative. Il bando offre finanziamenti a tasso zero per coprire fino al 70% dei costi ammissibili per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi, nonché per la creazione di nuove start-up innovative.

Per accedere a Start & Smart, le imprese devono soddisfare alcuni precisi requisiti: essere nuove imprese innovative, avere sede legale e operativa in Italia, avere un progetto di investimento coerente con le finalità del programma e avere una forte componente innovativa.
Le imprese devono essere in grado di dimostrare la capacità di generare ricavi e di creare nuovi posti di lavoro

Il bando è aperto a diverse tipologie di imprese, tra cui start-up innovative, PMI innovative, spin-off universitari e società di capitali di nuova costituzione. Il finanziamento Smart & Start 2024 di Invitalia rappresenta un’occasione unica per le nuove imprese innovative che cercano di lanciare i propri progetti e di crescere nel mercato.

Smart & Start Italia 2024: requisiti per accedere

Vediamo ora i requisiti per accedere a Start & Smart 2024. In primo luogo, le imprese devono essere nuove imprese innovative, ovvero avere un’attività economica iniziata da non più di 60 mesi e non devono essere state oggetto di fallimento o di procedure concorsuali e devono avere sede legale e operativa in Italia.

In secondo luogo, le imprese devono presentare un progetto di investimento coerente con le finalità del programma e che preveda la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi. Il progetto con cui l’impresa partecipa a Start & Smart Italia deve avere una forte componente innovativa e dimostrare la capacità di generare ricavi e di creare nuovi posti di lavoro.

Come per molti finanziamenti a fondo perduto, le imprese devono essere in grado di dimostrare di avere una struttura organizzativa adeguata e di essere in grado di gestire il progetto per cui si chiede il finanziamento. In generale, questi requisiti sono voluti per garantire che le imprese che accedono al finanziamento Smart & Start abbiano le caratteristiche e le capacità per sviluppare progetti innovativi che possono contribuire alla crescita economica del paese.

Start & Smart: nuove imprese innovative

Le nuove imprese innovative sono una tipologia di imprese che hanno caratteristiche specifiche. In particolare, una nuova impresa innovativa è un’impresa che ha iniziato la propria attività economica da non più di 60 mesi e non è stata oggetto di fallimento o di procedure concorsuali, deve avere un’attività economica caratterizzata da un’alta intensità di ricerca e sviluppo o di innovazione.

Come abbiamo detto, proprio a queste realtà si rivolge il bando Start & Smart Italia 2024. Le nuove imprese innovative possono essere start-up innovative, ovvero imprese che hanno come obiettivo principale la realizzazione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi, o PMI innovative, ovvero piccole e medie imprese che hanno introdotto innovazioni significative nei propri processi produttivi o nei propri prodotti o servizi.

Le nuove imprese innovative sono considerate un motore della crescita economica, poiché la loro attività ha come conseguenza l’innovazione del settore in cui operano. Inoltre contribuiscono a creare nuovi posti di lavoro e a stimolare la concorrenza.

Il finanziamento Smart & Start di Invitalia è rivolto proprio alle nuove imprese innovative, che possono accedere a finanziamenti a tasso zero per coprire fino al 70% dei costi ammissibili per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, brevetti, design e marchi, nonché per la creazione di nuove start-up innovative.

Requisiti Start & Smart: Sede legale e operativa in Italia

Per accedere al finanziamento Smart & Start Invitalia, le imprese devono avere sede legale e operativa in Italia:

-           La sede legale è il luogo in cui l’impresa ha la propria residenza legale e dove vengono registrati i documenti ufficiali dell’impresa, come l’atto costitutivo e lo statuto.

-           La sede operativa, invece, è il luogo in cui l’impresa svolge la propria attività economica quotidiana.

Questa condizione è voluta per garantire che le imprese che accedono al finanziamento Smart & Start 2024 siano effettivamente radicate in Italia e che i benefici del finanziamento possano essere trasferiti direttamente all’economia del paese.

L’impresa beneficiaria del finanziamento deve essere costituita in forma di società di capitali, ovvero società per azioni (SpA), società a responsabilità limitata (Srl), società in accomandita semplice (Sas) o società in nome collettivo (Snc) e società cooperative.

Queste condizioni sono volte a garantire che le imprese che accedono al finanziamento Start & Smart abbiano la struttura organizzativa adeguata per gestire il progetto per cui si chiede il finanziamento e che possano generare ricavi e creare nuovi posti di lavoro.

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Smart & Start Invitalia: il progetto di investimento

Il progetto di investimento presentato dall’impresa per accedere al finanziamento Smart & Start Invitalia deve essere coerente con le finalità del programma. In particolare, il progetto deve avere come obiettivo la realizzazione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi, o l’introduzione di innovazioni significative nei propri processi produttivi o nei propri prodotti o servizi.

Per esempio, il progetto può prevedere la realizzazione di un nuovo prodotto o servizio, l’utilizzo di nuove tecnologie, la creazione di nuovi processi produttivi, l’acquisizione di brevetti o marchi, la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo o la creazione di start-up innovative.

Per avere chance di successo nel partecipare a Start & Smart 2024, il progetto deve inoltre essere descritto in modo dettagliato, indicando i costi previsti e i tempi di realizzazione, nonché il piano di utilizzo dei fondi erogati. Per questo è importante che il progetto presentato dall’impresa sia realistico e che sia in grado di generare ricavi e creare nuovi posti di lavoro.

Naturalmente, il bando Start & Smart Italia è tutt’altro che semplice, per questo si rende necessario il sostegno di un esperto di finanza agevolata che possa assicurare la buona riuscita della procedura di partecipazione e un utilizzo ottimale delle risorse ottenute.

Start & Smart, requisiti: forte componente innovativa

Per accedere al finanziamento Smart & Start di Invitalia, il progetto di investimento presentato dall’impresa deve avere una forte componente innovativa. La componente innovativa può riguardare sia il prodotto o servizio che l’impresa intende realizzare, sia i processi produttivi o i modelli di business adottati dall’impresa.

Per esempio, un progetto con una forte componente innovativa potrebbe prevedere la realizzazione di un nuovo prodotto o servizio basato su tecnologie avanzate o su un’idea originale, oppure potrebbe prevedere l’introduzione di innovazioni significative nei processi produttivi o nei modelli di business dell’impresa.

La componente innovativa deve essere descritta in modo dettagliato nel progetto presentato dall’impresa e deve essere supportata da adeguata documentazione tecnica. Inoltre, come si evince dal bando Start & Smart 2024, deve essere in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera.

Start & Smart 2024: Tipologie di imprese ammissibili

Per accedere al finanziamento Smart & Start 2024 di Invitalia, le imprese devono soddisfare determinati requisiti e rientrare in specifiche categorie.

Le tipologie di imprese ammissibili sono:

-           Start-up innovative, ovvero imprese costituite da non più di 60 mesi che operano in uno dei settori indicati dalla legge, che presentano un progetto innovativo e che hanno come scopo la realizzazione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi.

-           Micro, piccole e medie imprese (MPMI), che hanno sede legale e operativa in Italia e che operano in uno dei settori indicati dalla legge.

-           Liberi professionisti che intendono costituire una start-up innovativa e che soddisfano i requisiti previsti per le start-up innovative

Inoltre, per essere ammissibili al finanziamento Smart & Start di Invitalia, le imprese devono essere in regola con gli obblighi previsti dalla normativa in materia di lavoro, tributaria e previdenziale.

Start-up innovative

Per essere considerate start-up innovative, le imprese devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:

-           Avere sede legale e operativa in Italia

-           Essere costituite da non più di 60 mesi al momento della presentazione della domanda di finanziamento

-           Avere come oggetto sociale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi a elevato valore tecnologico

-           Non essere quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione

Le start-up innovative devono avere un progetto di investimento coerente con le finalità del programma Smart & Start di Invitalia e una forte componente innovativa che sia in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera.

PMI innovative

Per essere considerate PMI innovative, le imprese devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:

-           Avere sede legale e operativa in Italia

-           Essere classificate come micro, piccola o media impresa ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014

-           Avere una forte componente innovativa che sia in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera.

-           Non essere quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione

Le PMI innovative che intendono partecipare a Smart & Start Italia devono soddisfare gli obblighi previsti dalla normativa in materia di lavoro, tributaria e previdenziale.

Le PMI innovative sono un importante motore per l’economia poiché contribuiscono alla crescita e allo sviluppo del Paese, generando nuovi posti di lavoro e innovazione. Il finanziamento Smart & Start di Invitalia rappresenta un’importante opportunità per queste imprese, poiché offre loro il supporto necessario per crescere e consolidarsi sul mercato.

Spin-off

Gli spin-off universitari sono nuove imprese create a partire da attività di ricerca sviluppate all’interno di un’università o di un’istituzione di ricerca. Queste imprese sono caratterizzate da una forte componente di innovazione e spesso operano in settori ad alto contenuto tecnologico.

Per essere considerati spin-off universitari, le imprese devono soddisfare determinati requisiti, tra cui:

-           Avere un legame diretto con un’università o un’istituzione di ricerca attraverso la proprietà o la licenza di una o più tecnologie sviluppate all’interno di questi enti;

-           Avere una forte componente innovativa che sia in grado di generare vantaggi competitivi per l’impresa e di contribuire allo sviluppo del settore in cui opera;

-           Avere sede legale e operativa in Italia.

Gli spin-off universitari rappresentano una fonte importante di innovazione e crescita per l’economia, poiché sono spesso impegnati in attività di ricerca e sviluppo all’avanguardia e possono contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro e allo sviluppo di nuovi mercati. Il finanziamento Smart & Start di Invitalia è un’importante opportunità per queste imprese, poiché offre loro il supporto necessario per trasformare le loro idee in realtà imprenditoriali di successo.

 

-           CULTURA CREA 2024

Cultura Crea Plus è un bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che mira a finanziare progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.

Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative, con un contributo massimo di 200.000 euro per progetto e una copertura fino al 100% delle spese ammissibili.

La finalità di Cultura Crea Plus è quella di sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, offrendo maggiori opportunità e risorse per i beneficiari rispetto alla versione base del bando.

 

-           NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO ON 2024

Il bando Nuove Imprese a Tasso Zero On di Invitalia è stato creato per aiutare le start-up come la tua a superare gli ostacoli iniziali e a realizzare i propri sogni imprenditoriali. Con i finanziamenti a tasso zero per l’acquisto di beni strumentali, l’affitto di immobili e il rimborso di spese sostenute per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo, potrai concentrarti su ciò che conta davvero: far crescere la tua azienda.

I documenti richiesti possono variare a seconda delle caratteristiche del tuo progetto, ma di solito includono:

-           Una descrizione dettagliata del tuo progetto, inclusi gli obiettivi, le attività e i risultati attesi.

-           Una descrizione della tua azienda, inclusi i dati legali, i profili dei soci e del management e la situazione economico-finanziaria.

-           Una descrizione del mercato e dei concorrenti, inclusi i dati di mercato, le tendenze e le opportunità di mercato.

-           Un piano finanziario che spiega come utilizzerai i fondi del finanziamento e come prevedi di generare ricavi entro i primi 36 mesi di attività.

Una volta presentata la tua domanda, un team di esperti di Invitalia la valuterà e ti fornirà una risposta entro 60 giorni. Se la tua domanda viene accettata, potrai iniziare a utilizzare i fondi del finanziamento per sostenere le tue attività imprenditoriali.

 

Ricorda che per accedere a questo bando è necessario che la tua idea sia innovativa e che tu abbia un piano di business solido.

 

I vantaggi del finanziamento Nuove Imprese a Tasso Zero On di Invitalia

Il finanziamento Nuove Imprese a Tasso Zero di Invitalia offre molti vantaggi per chi vuole avviare un’attività imprenditoriale innovativa. Ecco alcuni dei principali vantaggi di questo programma:

 

Finanziamento a tasso zero: come suggerisce il nome, il finanziamento Nuove Imprese a Tasso Zero non prevede alcun interesse. Ciò significa che non avrai alcun costo aggiuntivo per l’utilizzo dei fondi del finanziamento.

Fondi a disposizione fino a 3.000.000 euro: il finanziamento Nuove Imprese a Tasso Zero di Invitalia può coprire fino al 90% delle spese ammissibili del tuo progetto

Tempi brevi per la valutazione della domanda: Invitalia valuterà la tua domanda entro 60 giorni dalla presentazione, il che significa che potrai sapere se il tuo progetto è stato selezionato in tempi brevi.

Utilizzando il finanziamento Nuove Imprese a Tasso Zero On, l’imprenditore potrà concentrarsi sul suo progetto senza la preoccupazione di dover restituire un debito con gli interessi, questo permette di concentrarsi sulla crescita dell’azienda e sull’incremento dei profitti in modo più efficiente.

 

-           FONDO IMPRESA DONNA 2024

Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile.

Fondo Impresa Donna è un sostegno finanziario che aiuta le donne ad avviare e far crescere le loro imprese. L’obiettivo è quello di aiutare un maggior numero di donne a diventare imprenditrici e a dare un contributo maggiore allo sviluppo economico e sociale del paese.

Il Fondo Impresa Donna finanzia programmi di investimento che si svolgeranno nell’arco di due anni. L’importo massimo erogato è di 250.000 euro per le nuove imprese e di 400.000 euro per le imprese già esistenti.

È possibile accedere a:

-           contributi a fondo perduto destinati principalmente a imprese gestite da donne disoccupate e di qualsiasi età;

-           finanziamenti agevolati, in combinazione anche con contributi a fondo perduto;

-           fondi alle imprese femminili che operano da almeno 36 mesi. Si tratta di un contributo a fondo perduto per il fabbisogno di capitale circolante. Sarà concesso fino all’80% del capitale circolante medio degli ultimi 3 anni fiscali;

-           percorsi di assistenza tecnica e gestionale per le attività di marketing e comunicazione durante il periodo di investimento o il completamento del programma di spesa. Esiste anche un sistema di voucher per accedere a questi servizi;

-           investimenti di capitale, compresa la sottoscrizione di strumenti finanziari azionari, per le imprese guidate da donne tra le startup innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in base alle linee guida strategiche nazionali.

Il Ministero collabora anche con le Regioni, i Comuni e diverse organizzazioni per aiutare le donne imprenditrici. Ciò include la fornitura di assistenza finanziaria per i loro programmi. Il Ministro dello Sviluppo Economico deve presentare ogni anno alle Camere una relazione su ciò che è stato fatto e su ciò che deve essere ancora fatto per aiutare le donne a partecipare all’economia.

Il Fondo Impresa Donna è destinato alle nuove imprese o alle imprese esistenti avviate da donne. Può trattarsi di:

-           cooperativa o società di persone. L’impresa deve avere almeno il 60% di soci donne e nessuna persona coinvolta nell’impresa deve risultare essere stata condannata per un reato che le impedisca di ottenere un appalto pubblico.

-           società di capitale, con almeno due terzi di azionisti e membri del Consiglio di Amministrazione di sesso femminile purché non abbiano condanne definitive per reati che comportino l’esclusione dagli appalti pubblici;

-           imprese individuali con a capo una donna che non sia stata condannata per reati che impedirebbero di ottenere appalti pubblici;

-           lavoratrici autonome con Partita IVA;

-           persone fisiche che vogliono avviare un’attività e che trasmettono la documentazione di avvenuta costituzione entro 60 giorni dall’approvazione.

La sede legale o operativa dell’impresa deve essere situata in Italia. Questo vale per le aziende, le cooperative, le società o le ditte individuali costituite da meno di un anno.

 

Possono fare domanda le attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo. Esistono programmi di investimento specifici che possono essere realizzati entro 2 anni.

 

Il tetto massimo di spesa è tra il 250 mila e 400 mila euro e questi incentivi sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

 

Fondo Impresa Donna: le attività ammesse

Le attività ammesse dal Fondo sono le seguenti:

-           produzione di beni industriali, artigianali e trasformazione di prodotti agricoli;

-           fornitura di qualsiasi tipo di servizio;

-           commercio e turismo

Le iniziative poi devono:

-           essere realizzate entro 24 mesi dall’invio del provvedimento;

-           avere costi fino a 250.000 euro per una nuova impresa femminile, o 400.000 euro per un’impresa femminile esistente.

Fondo Impresa Donna: le spese ammissibili

Il Fondo Impresa Donna può essere utilizzato per:

-           nuovi impianti, macchinari e attrezzature;

-           beni immateriali;

-           servizi in cloud per la gestione aziendale;

-           personale dipendente assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda.

Il Fondo Impresa Donna finanzierà solo gli interventi successivi alla presentazione della domanda o all’avvio dell’attività. Il Decreto prevede anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione aziendale (di cui 3.000 euro per i servizi di Invitalia).

 

Inoltre, con una dotazione di 6,2 milioni il Fondo sostiene anche iniziative di promozione dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, attività di orientamento e formazione verso percorsi di studio in discipline scientifiche e azioni di comunicazione per diffondere la cultura d’impresa femminile.

 

Fondo Impresa Donna: i tipi di agevolazioni

Ci sono due tipi di aiuti offerti dal Fondo Impresa Donna, abbiamo:

 

-           le agevolazioni per le nuove imprese;

-           gli incentivi per le imprese già esistenti.

 

Le agevolazioni per le nuove imprese

Per le nuove attività sono previsti contributi a fondo perduto.

 

Per spese pari o inferiori a 100.000 euro, il fondo coprirà fino all’80% di tali spese, per un massimo di 50.000 euro. Per le donne disoccupate, il fondo coprirà fino al 90% delle spese.

 

Se invece le spese sono superiori a 100.000 euro ma inferiori a 250.000 euro, il sussidio coprirà il 50% delle spese.

 

Gli incentivi per le imprese già esistenti

Per le aziende che operano da 1 a 3 anni, il fondo può coprire il 50% delle spese. Questo include un contributo a fondo perduto, ovvero denaro che non deve essere restituito, e un finanziamento agevolato della durata di 8 anni, ovvero un prestito senza interessi. L’importo massimo che il fondo coprirà in questo caso è di 400.000 euro.

Per le aziende che esistono da più di 3 anni, il fondo coprirà le spese del capitale circolante con un contributo a fondo perduto e le spese di investimento saranno coperte con un finanziamento agevolato. L’importo massimo resta sempre a 400.000 euro.

 

-           CONTRATTO DI SVILUPPO 2024

Con il Contratto di Sviluppo per Grandi Progetti Invitalia, il Ministero dello Sviluppo Economico concede finanziamenti a fondo perduto e finanziamenti agevolati alle imprese che realizzano grandi progetti. Infatti, l’intervento finanziario ha l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo nazionale, sostenendo gli investimenti delle aziende che operano nei settori industriale, turistico e di tutela ambientale.

Il bando è gestito da Invitalia 

A chi si rivolge

Il Contratto di Sviluppo è per le imprese italiane ed estere, attive e operative sul territorio nazionale. A beneficiare delle agevolazioni sono:

-           singola impresa che promuove il progetto imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del Contratto;

-           imprese aderenti che investono nell’ambito del Contratto;

-           altri soggetti che partecipano a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione;

-           reti d’impresa.

Cosa finanzia il Contratto di Sviluppo per Grandi Progetti Invitalia

Il Contratto di Sviluppo per Grandi Progetti Invitalia può finanziare uno o più progetti di investimento e attività di ricerca, sviluppo e innovazione che siano funzionali e collegati ad essi. I programmi di sviluppo ammessi sono investimenti di almeno 20 milioni di euro, ridotti a 7,5 milioni di euro per la trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli industriali.

Nel dettaglio ogni progetto potrà prevedere il recupero o la riqualificazione di strutture dismesse, la realizzazione o il consolidamento di sistemi di filiera e strutture di pubblico interesse.

Investimenti d’impatto

Tra i progetti finanziati dal Contratto di Sviluppo ci sono quelli che incidono sulla competitività del territorio, che sono regolamentati dall’Accordo di Programma. Non solo, una corsia preferenziale è quella dell’Accordo di Sviluppo, riservato ai progetti di rilevanza strategica, ovvero quelli capaci di attrarre investimenti esteri, coerenti con la linea Industria 4.0 e con un forte impatti occupazionale.

Tutto sulle agevolazioni per i grandi investimenti

Il Contratto di Sviluppo per Grandi Progetti Invitalia è un intervento di finanza agevolata per le imprese che pensano in grande.

Gli incentivi nel dettaglio

Gli incentivi a favore delle imprese sono finanziamenti a fondo perduto, sotto forma di contributo in conto interessi, contributo in conto impianti, contributo diretto alla spesa e finanziamento agevolato.

Le agevolazioni sono concedibili singole o combinate tra loro e quantificate in base alla tipologia del progetto, della localizzazione e della dimensione dell’impresa.

Invitalia gestisce il bando per conto del Mise, con il compito di ricevere le domande, valutare i progetti, concedere ed erogare le agevolazioni. L’istruttoria ha una durata di 120 giorni dalla ricezione della domanda, a seguito della quale sarà confermata la concessione delle agevolazioni, quindi l’erogazione che avverrà solo dopo la stipula del contratto di finanziamento da parte dell’impresa beneficiaria.

 

 

-           IL FONDO DI GARANZIA

Bisogna infine parlare del Fondo di Garanzia per le piccole e le medie imprese, lo strumento tramite il quale lo Stato Italiano e l’Unione Europea aiutano le imprese ed i professionisti che non hanno adeguate garanzie per accedere al credito bancario. In questo caso non si può parlare di veri e propri finanziamenti europei per case di riposo, perché il Fondo si limita a fornire una garanzia pubblica su un normale prestito bancario. Possono accedere all’agevolazione le micro, piccole e medie imprese iscritte al Registro delle Imprese ed i professionisti che sono iscritti all’elenco presso il Ministero dello Sviluppo Economico. La domanda non può essere rivolta direttamente al Fondo: il soggetto interessato deve rivolgersi alla banca, che poi si occuperà della domanda. Le garanzie possono concesse per attività di qualsiasi genere (ad eccezione di molte di quelle del settore finanziario).

 

La garanzia copre:

-           il 100% (tramite garanzia diretta o riassicurazione) dei finanziamenti fino a 30.000 euro e con durata massima di 10 anni (con rimborso che inizia almeno 24 mesi dopo l’erogazione);

-           il 90% (tramite garanzia diretta o riassicurazione) delle operazioni finanziarie a fronte di liquidità o investimento che hanno una durata massima di 6 anni e che riguardano un importo inferiore al doppio della spesa annua salariale o al 25% del fatturato;

-           l’80% per garanzia diretta o il 90% per riassicurazione per tutte le altre operazioni finanziarie.

 

 

Credito di imposta Canone RAI 2021

per strutture ricettive, di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico

Il decreto "Sostegni" (articolo 6, comma 5, del DI n. 41/2021), ha disposto che:"Per l'anno 2021,le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, compresele attività similari svolte da enti del Terzo settore, sono esonerate dal versamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni di cui al regio decreto-legge 21 febbraio1938, n.246,convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880".

Il successivo comma 6 del citato articolo 6 prevede, tra l'altro, il riconoscimento di un  credito  d'imposta  pari  al  100  per   cento  dell'eventuale versamento del canone di cui al comma 5 intervenuto antecedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto.

L'Agenzia delle entrate, con risoluzione n. 6 del 25 gennaio 2022, istituisce il codice tributo "6958" per consentire a coloro che hanno effettuato il versamento del canone speciale entro e non oltre il 22 marzo 2021 (prima cioè dell'entrata in vigore della norma) di recuperare la somma in compensazione, tramite modello F24.

 

 

Il Ministero dello Sviluppo economico sostiene giovani e donne che vogliono avviare nuove imprese su tutto il territorio nazionale, attraverso finanziamenti agevolati a tasso zero.

E’ quanto prevede la circolare dell'8 aprile 2021pubblicata dal MISE che stabilisce i termini per l’avvio della presentazione delle domande a partire dal prossimo 19 maggio 2021.

Potranno fare richiesta per l’incentivo le micro e piccole imprese costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in cui la compagine societaria sia composta, prevalentemente, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne. L’agevolazione potrà, inoltre, essere richiesta anche dalle nuove imprese in corso di costituzione.

I programmi di investimento delle nuove imprese, per le quali sarà possibile ottenere l’agevolazione, riguardano la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle impresecommercio e turismo.

Cosa finanzia

Sono ammissibili le iniziative, realizzabili su tutto il territorio nazionale, promosse nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all'innovazione sociale;
  • commercio di beni e servizi;
  • turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché' le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l'accoglienza.

I programmi di investimento proposti dalle imprese costituite da non più di 36 mesi possono prevedere spese ammissibili non superiori a euro 1.500.000; nell’ambito del predetto massimale può rientrare, altresì, un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (da giustificare nel piano di impresa e utilizzabile ai fini del pagamento di materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e godimento di beni di terzi), nel limite del 20% delle spese di investimento.

Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a euro 3.000.000.

I programmi dovranno essere realizzati entro ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Agevolazioni

Le agevolazioni assumono la forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.

Per le imprese costituite da non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso.

Per le imprese costituite da non più di 60 mesi, il contributo a fondo perduto è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 15% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi.

In caso di esaurimento delle risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, le agevolazioni sono concesse nella sola forma di finanziamento agevolato.

Al fine di fornire un ulteriore sostegno alle imprese di più recente costituzione la misura prevede inoltre l’offerta di servizi di tutoraggio.

Modalità di erogazione

Le agevolazioni sono erogate per stati avanzamento lavori (SAL) in non più di 5 quote, comprensive dell’ultima a saldo. Al fine di favorire maggiormente la sostenibilità finanziaria dei programmi di investimento, l’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, purché nei limiti del 20% per cento delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per cento per i SAL successivi al primo. Resta fermo che per ogni quota diversa dalla prima l’impresa è tenuta alla dimostrazione dell’effettivo pagamento, mediante esibizione delle relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente.

In alternativa alle modalità di erogazione sopra indicate, le singole erogazioni possono essere corrisposte sulla base di fatture di acquisto non quietanzate purché vincolate ad un contratto di conto corrente di cui alla convenzione già stipulata tra il Ministero, il Soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi celeri.

È, inoltre, prevista la possibilità per l’impresa di richiedere, previa presentazione di fideiussione bancaria, l’erogazione di una prima quota di agevolazione, non superiore al 40 per cento dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione.

BANDO MISE 2022

FONDO IMPRESA DONNA

Sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali
prevalentemente a partecipazione femminile.

Approfitta subito dell’opportunità offerta dal Ministero dello Sviluppo Economico che ti permette
di finanziare fino al 90% il tuo progetto!

 

A CHI È RIVOLTO 

L'incentivo è rivolto a:

  • Donne che vogliono avviare una nuova attività.
  • Imprese femminili esistenti da meno di 12 mesi.
  • Imprese femminili esistenti da oltre 12 mesi e fino a 36 mesi.
  • Imprese femminili esistenti da oltre 36 mesi.

Rientrano in questa categorie i soggetti a prevalente partecipazione femminile:

  • Lavoratrice autonoma.
  • Impresa individuale la cui titolare è una donna.
  • Società cooperativa e società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% della compagine sociale.
  • Società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.

 

LE AGEVOLAZIONI

 

Il Fondo Impresa Donna prevede formule di incentivi diversi in base alla data di costituzione dell’azienda.

Start-up e imprese femminili esistenti da meno di 12 mesi

  • PROGETTI FINO A €100.000 Contributo a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili e di importo massimo pari a €50.000.
  • PROGETTI DA €100.000 A €250.000 Contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili

Imprese femminili esistenti da oltre 12 mesi e fino a 36 mesiI progetti possono arrivare fino €400.000 con agevolazione pari all'80% composta da:

  • 50% Contributo a fondo perduto
  • 50% finanziamento a tasso zero da restituire in 8 anni dopo 12 mesi di preammortamento

 Imprese femminili costituite da oltre 36 mesiI progetti possono arrivare fino a €400.000 con agevolazione pari all'80% composta da:

  • 50% Contributo a fondo perduto
  • 50% finanziamento a tasso zero da restituire in 8 anni dopo 12 mesi di preammortamento
  • + contributo a fondo perduto per le spese di gestione (max 25% calcolate come media delle spese degli ultimi 3 esercizi)

NB: per tutte e tre le tipologie è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto pari a €5000 per servizi di assistenza tecnico-gestionale! 

SPESE AMMISSIBILI

Possono essere finanziate le seguenti spese:

  • Personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato.
  • Esigenze di capitale circolante nel limite del 20 per cento (25% nel caso di imprese con oltre 36 mesi di attività).
  • Servizi in cloud.
  • Immobilizzazioni materiali nuove di fabbrica.
  • Immobilizzazioni immateriali.

COSA FINANZIA

I settori ammessi al bando

  • Industria
  • Artigianato
  • Trasformazione dei prodotti agricoli
  • Fornitura di servizi
  • Commercio
  • Turismo

COME PARTECIPARE

Bisogna avere lo SPID, PEC e FIRMA DIGITALE 

Protocollata la domanda, Invitalia avvierà l'istruttoria che durerà 60 giorni, durante i quali dovrai sostenere un colloquio con l'Ente valutatore.

Ottenuta la delibera dovrai costituire la ditta o la società (se non esiste già) e avviare la rendicontazione.

 

 

 

 

Resto al Sud è la misura agevolativa statale dedicata alla nascita e alla crescita delle imprese del Mezzogiorno. Nel corso degli anni si è avuto un profondo restyling che ne ha modificato il perimetro di azione ed aumentato la componente a fondo perduto. Di seguito si fornisce la sintesi della misura, aggiornata alla Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020).
Requisiti dei soggetti beneficiari
- Età compresa tra 18 e 55 anni;
- residente in una delle Regioni del Mezzogiorno;
- non essere titolare di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
- non aver ricevuto negli ultimi tre anni altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità;
- in caso di approvazione non bisogna essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento (8 anni);
- non essere titolare di partiva iva movimentata nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta (solo per i liberi professionisti). Si specifica che è considerata analoga una attività con codice ATECO identico fino alla terza cifra. Esempio: 69.20.11 con 69.20.14
Settori ammessi
- Attività nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione prodotti agricoli;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
- turismo;
- attività libero professionali (attività ricomprese nella sezione M dei codici ATECO).
Settori esclusi
- Attività agricole;
- Commercio.
Entità e forme dell’aiuto
Per le iniziative svolte in forma individuale, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
In caso di società, è possibile richiedere fino a Euro 50.000,00 per ogni soggetto beneficiario per un massimo di Euro 200.000,00 nel caso di una società con 4 soggetti beneficiari.
Il contributo prevede 3 tipi di agevolazione:
- 50% a fondo perduto;
- 50% finanziamento a tasso zero (contributo in c/interessi) aventi le seguenti caratteristiche: pre-ammortamento di 24 mesi e restituzione nei restanti 6 anni a rate semestrali;
- Garanzia pubblica fino all’80% del finanziamento bancario.
Quindi fatto 60.000 € l’investimento complessivo, 30.000 € saranno a fondo perduto e 30.000 € a finanziamento a tasso zero.
Il finanziamento copre il 100% dell’investimento e quindi il progetto non deve avere un importo superiore all’agevolazione concedibile.
Esempio
Importo concedibile € 60.000
Progetto di investimento € 62.000
L’investimento NON è ammissibile.
Soci che non hanno i requisiti
Possono far parte della compagine sociale anche soggetti non in possesso dei requisiti sopra esposti, a patto che
- non siano numericamente superiori a 1/3 della compagine, indipendentemente dalle quote societarie possedute;
- non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti con i requisiti.
Di seguito una simulazione:

 
Forme giuridiche ammesse
- Imprese individuali, società di persone, società di capitali (comprese le unipersonali), società cooperative;
- Per i professionisti: partita iva individuale, società tra professionisti (STP).
Cosa è possibile acquistare e realizzare
- Opere edili per interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria per un massimo del 30% del programma di spesa;
- Macchinari, impianti e attrezzature;
- Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione, inclusi siti internet;
- Spese relative al capitale circolante nel limite del 20% del programma di spesa: materie prime, materiali di consumo, semi-lavorati e prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, costi per garanzie assicurative.
Le spese ammissibili sono quelle sostenute dopo la presentazione della domanda telematica e dopo l’avvenuta costituzione del soggetto richiedente (ditta individuale o società).
Sono escluse le spese sostenute per l’acquisto di beni usati.
Tempistiche di realizzazione degli investimenti
L’investimento dovrà essere ultimato entro 24 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione.
Modalità di erogazione delle agevolazioni
- Il finanziamento bancario sarà erogato dalla banca subito dopo la stipulazione del contratto con Invitalia e saranno subito disponibili per dare avvio al progetto di investimento;
- La componente a fondo perduto potrà essere erogata in due modalità differenti:
1. In un'unica soluzione A SALDO;
2. Mediante presentazione di 2 SAL (stato avanzamento lavori), il primo dei quali potrà essere presentato anche con fatture non quietanzate (non pagate).

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